Surroundings | Hotel Borgo Antico Fabriano

Genga / Grotte di Frasassi / Parco Gola della Rossa a 6 km

Le Grotte di Frasassi sono una delle attrazioni più belle di tutto il territorio italiano. Considerate il più grande complesso ipogeo d’Europa le Grotte di Frasassi si caratterizzano per un insieme di percorsi sotterranei della lunghezza di circa 30 km, suddivisi in 8 livelli geologici differenti. Note per le stalattiti e le stalagmiti, concentrazioni calcaree secolari, dalle più differenti forme, le Grotte di Frasassi sono una meta ambita per tutti gli amanti di speleologia e gli appassionati di natura. Le grotte sono aperte al pubblico solo per 1,5 dei 30 km complessivi, all’interno, la temperatura non supera mai i 14°C. Le Grotte di Frasassi sono gestite dal Consorzio Frasassi, istituito nel 1972 grazie alla collaborazione tra la provincia di Ancona ed il Comune di Genga allo scopo di salvaguardare e valorizzare questo sito naturalistico. E’ possibile visitare le grotte scegliendo tra vari percorsi, diversi per durata e difficoltà.

www.frasassi.com / www.parcogolarossa.it

Fabriano

II territorio di Fabriano si trova a cavallo dell’Appennino umbro-marchigiano. Città medioevale con diversi siti di interesse turistico (patria del pittore Gentile da Fabriano / 1370-1427) ma anche importante polo industriale per la produzione di carta (Cartiere Miliani di Fabriano) e di elettrodomestici. Da visitare nei pressi del centro storico: Il palazzo del podestà; la fontana sturinalto; il palazzo del comune; il loggiato di San Francesco; l’ex ospedale di Santa Maria del Buon Gesù ora Pinacoteca Civica; il museo della carta e della filigrana; il museo del pianoforte storico e del suono; il museo dei mestieri in bicicletta. Tra le numerose chiese vale la pena visitare: La cattedrale di San Venanzio; l’oratorio della carità; l’oratorio del Gonfalone; la chiesa di San Benedetto; la chiesa di Sant’Onofrio o Scala Santa.

www.pinacotecafabriano.it / www.museodellacarta.com
www.accademiadeimusici.it / www.mestieriinbicicletta.it

Ancona / Monte Conero / Portonovo (abbazia di Santa Maria) / Riviera del Conero a 66 km

La Riviera del Conero è un territorio unico in tutto l’Adriatico, nel cuore dell’Italia e nel cuore delle Marche sa offrire una vacanza per tutti i gusti. Al centro dell’Italia prima di tutto, al centro dell’Adriatico, al centro delle Marche. Un centro che si identifica con il cuore dove hanno sede emozioni, desideri e passioni. La Riviera del Conero è un tratto di costa marina che si affaccia sul Mar Adriatico, poco a sud della città di Ancona, capoluogo di Regione, dotato di un porto turistico e commerciale. Prende nome dalle pendici del Monte Conero, promontorio alto 572 metri, a picco sul mare, protetto nel Parco regionale del Conero, primo parco regionale marchigiano.

www.rivieradelconero.info

Urbino / Palazzo Ducale / Casa di Raffaello / Il duomo a 95 km

Il Palazzo Ducale di Urbino, situato al fianco della cattedrale, è uno dei più interessanti esempi architettonici ed artistici dell’intero Rinascimento italiano ed è sede della Galleria Nazionale delle Marche. Il progetto più ambizioso di Federico da Montefeltro, uomo coltissimo e raffinato, fu la costruzione di Palazzo Ducale e di pari passo, la sistemazione urbanistica di Urbino, facendone la città “del principe”. Prima degli interventi di Federico, la residenza ducale era un semplice palazzo sul colle meridionale, al quale si aggiungeva un vicino castellare, sull’orlo del dirupo verso la Porta Valbona.

www.palazzoducaleurbino.it

Macerata / Sferisterio / Torre Civica a 56 km

Lo Sferisterio di Macerata è una struttura teatrale unica nel suo genere architettonico. Secondo i più noti cantanti lirici è il teatro all’aperto con la migliore acustica in Italia. L’edificio è stato progettato nel 1823 dal poliedrico architetto neoclassico Ireneo Aleandri (progettista, tra l’altro, del viadotto dell’Ariccia e del Teatro Nuovo “Gian Carlo Menotti” di Spoleto). Lo sferisterio deve il suo nome e la sua particolare pianta a segmento di cerchio alla destinazione d’uso originaria, come luogo per il pallone col bracciale. Ha una capienza massima di circa 2800 posti ed è noto dal 1921 per la stagione lirica estiva chiamata prima “Macerata Opera” e, dal 2006, trasformato in “Sferisterio Opera Festival” dall’allora direttore artistico Pier Luigi Pizzi. Dal 2012 il Festival, diretto da Francesco Micheli, si chiama “Macerata Opera Festival”.

www.sferisterio.it / www.comune.macerata.it

Assisi / Basilica di San Francesco a 65 km

La basilica di San Francesco in Assisi, è il luogo che dal 1230 conserva e custodisce le spoglie mortali del santo serafico. Voluta da papa Gregorio IX quale specialis ecclesia, venne insignita dallo stesso Pontefice del titolo di Caput et Mater dell’Ordine minoritico e contestualmente affidata in perpetuo agli stessi frati. Nella complessa storia che ha segnato l’evoluzione dell’Ordine, la basilica (e l’annesso Sacro Convento) fu sempre custodita dai cosiddetti “frati della comunità”, il gruppo che andò in seguito a costituire l’Ordine dei Frati Minori Conventuali. Nel 1754 Benedetto XIV la elevava alla dignità di Basilica Patriarcale (oggi “Papale”) e Cappella Papale. Nell’anno 2000, insieme ad altri siti francescani del circondario, la basilica è stata inserita nella Lista del patrimonio dell’umanità dell’UNESCO.

www.comune.assisi.pg.it

Camerino / Il Duomo / La Rocca del Borgia a 25 km

La vecchia città, il centro storico accresciuto nei borghi, vive di toni sommessi e caldi; la pietra si alterna al cotto all’intonaco rosato, ocra, arancio. La compattezza, il colore, la grana dell’arenaria variano: da Serrapetrona proveniva pietra rosa; da Morro pietra rossastra; da Massaprofoglio, Valcimarra, Campolarzo pietra biancastra; da San Luca, Mergano, Valeano, Paganico pietra calcarea argillosa. L’uso frequente dei laterizi risolve in gioco di equilibrio arenaria-mattone tutta l’edilizia camerte. Gli agenti atmosferici scavano in continuazione. Pertanto l’intonaco si impone come salvaguardia e decorazione; spessissimo gli edifici presentano portali, zoccolo, capitelli, cornici di porte del morto, mascheroni o solo brani intatti di muro.

www.comune.camerino.mc.it

Sassoferrato / Rocca di Albornoz / Parco Archeologico Sentinum a 24 km

Parco di Sentinum è ritenuto uno dei siti archeologici più rilevanti delle Marche. Situato alle porte della città di Sassoferrato, sul versante sud, è costituito da due aree, rispettivamente in loc. Santa Lucia e Civita, divise dalla strada provinciale che conduce a Fabriano, collegate fra loro da una passerella pedonale che confluisce in un ampio parcheggio. La Rocca di Albornoz, massiccia costruzione militare risalente al XIV Sec., rappresenta il simbolo della città, sia per la sua imponente collocazione in posizione dominante, sia per la sua storia. E’ stata fatta erigere nel 1365 per ordine del Cardinale Egidio Albornoz, legato papale, con il denaro ricavato dalla vendita dei beni confiscati alla famiglia degli Atti di Sassoferrato. Restaurata in diverse epoche, la Rocca costituiva un bastione difensivo di grande importanza per tutta la zona. Grazie agli ultimi restauri se ne ammirano ancora i resti imponenti.

www.sassoferratocultura.it

Serra San Quirico / Le Copertelle / Chiesa di Santa Lucia a 15 km

Il paese di Serra San Quirico possiede un centro storico ben conservato dall’impianto medievale; una vera particolarità sono le Copertelle, passaggi coperti che corrono lungo le mura del paese, la torre principale di difesa detta il Cassero, la chiesa barocca di Santa Lucia con caratteristico campanile terminante a bulbo, dove sono custodite le tele di Pasqualino de Rossi raffiguranti Le storie di Santa Lucia, suo capolavoro nelle Marche e realizzate negli ultimi decenni del XVII secolo. La chiesa presenta anche una decorazione plastica barocca realizzata su disegno di Leonardo Scaglia; ospita anche una tela del Cavalier d’Arpino raffigurante la Madonna e santi oltre che altre due tele di Pasqualino de Rossi: la Madonna del Carmelo e la Vergine assunta. L’interno di questa chiesa, già abbazia silvestrina, è un esempio molto interessante ed integro del barocco nelle Marche. Conserva anche l’organo originale con cantoria del romano Giuseppe Testa, datato 1676 e recentemente restaurato nei suoi timbri originari, i paliotti intarsiati in scagliola degli altari laterali, fino alle stesse panche intarsiate con monogrammi (metà del XIX secolo) ed il pavimento in consunte pianelle di cotto.

www.comune.serrasanquirico.an.it/hh/index.php

Camerano / Grotte di Camerano / Città Sotterranea a 70 km

Numerose, scavate nell’arenaria, comunicanti percorrono il sottosuolo del centro storico con andamento labirintico. Per lungo tempo si è ritenuto che fossero i resti di antiche cave arenarie o addirittura luoghi per conservare il vino. Ma le esplorazioni, le interpretazioni effettuate e i percorsi turistici, che hanno reso queste grotte oggi fruibili, hanno svelato la presenza in quasi tutti gli ambienti di abbellimenti architettonici, bassorilievi e particolari decorativi che poco si addicono a cave arenarie o a semplici locali di deposito: volte a cupola, a vela, a botte, sale circolari e colonne particolare gusto architettonico, decorazioni con fregi, motivi ornamentali e simboli religiosi costituiscono una delle costanti dell’intero percorso.

www.grottedicamerano.it

Loreto / Piazza della Madonna a 80 km

La città sorge sulla sommità d’una dolce collina, con un’ampia campagna attorno caratterizzata dalla coltivazione dell’ulivo. Svetta per altezza e maestosità la sagoma della cupola e del campanile della Basilica sulla cui cima si trova la figura della Madonna. Il panorama che si gode spazia dal mare a Monte Conero, fino all’Appennino umbro-marchigiano. La città si è sviluppata intorno alla nota Basilica che ospita la celebre reliquia della Santa Casa di Nazaret dove, secondo la tradizione, la Vergine Maria nacque e visse e dove ricevette l’annuncio della nascita miracolosa di Gesù.

wwww.comune.loreto.an.it / www.santuarioloreto.it

Gubbio / Teatro Romano / Centro Storico a 30 km

Il territorio del comprensorio turistico è collocato nell’area nord-orientale dell’Umbria, al confine con le Marche (est). Zona prevalentemente montuosa, delimitata ad est dalla catena appenninica e ad ovest dalla valle del Tevere, è ricca di bellezze naturali e tesori d’arte dove storia, cultura e paesaggio convivono in una simbiosi armonica. Accanto a centri storici di straordinaria bellezza e suggestione che conservano testimonianze eccellenti dell’epoca medievale, offre una natura con ambienti incontaminati e produzioni artigianali artistiche che testimoniano la maestria secolare di una consolidata abilità.

www.comune.gubbio.pg.it

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